Potere al Popolo: il voto sullo Statuto, i prossimi appuntamenti

Da sabato alle 11:30 a martedì alle 22 gli aderenti a Potere al Popolo hanno potuto esprimersi sullo Statuto che regolerà, almeno per il primo anno, la vita del movimento.

Ben 4041 persone hanno preso parte alla consultazione, pari al 55,5% degli utenti attivi!

Si tratta di un risultato straordinario: la prima volta che uno Statuto di un’organizzazione politica e sociale viene scelto direttamente dal basso, attraverso le assemblee in presenza e il voto informatico, che ha registrato percentuali di adesione persino superiori a quelle di organizzazioni ben più visibili e collaudate (es.: 5 Stelle, 40%, Podemos 30%…).

Per questo ringraziamo tutte le partecipanti e i partecipanti a questa grande sperimentazione, nonché le volontarie e i volontari che da due settimane stanno lavorando diverse ore al giorno per garantire a tutte e tutti il diritto di esprimersi!

Ricordiamo che la piattaforma è gestita da un’azienda tedesca, che il Coordinamento Nazionale non ha accesso al cuore del suo funzionamento, e che ogni account attivato corrisponde a una persona in carne ed ossa, che si è iscritta entro il 30 settembre, compilando un form individuale, fornendo documenti e pagando la quota di iscrizione.

Sugli esiti. 3332 votanti, pari al’82%, hanno scelto lo Statuto 1, 358, pari all’8%, lo Statuto 2. Sulla piattaforma era anche possibile esprimere astensione o disapprovazione per le proposte: fra i votanti, 511 si sono astenuti sullo Statuto 1 e 198 lo hanno disapprovato; 1500 si sono astenuti sul 2 e 2183 lo hanno disapprovato.

È dunque lo Statuto 1 “Indietro non si torna”, nella versione emendata dopo un mese di dibattito sui territori, il nuovo statuto di Potere al Popolo, il più condiviso.

A undici mesi dalla nostra nascita possiamo quindi iniziare il percorso che ci porterà, nel giro di poche settimane, ad eleggere un nuovo Coordinamento Nazionale, i due nuovi portavoce e tutti gli organi dirigenti, per poter lavorare meglio, velocemente e con una piena legittimazione democratica.

Il nuovo Coordinamento sarà formato da 80 persone elette direttamente dalla base, di cui 60 provenienti dai territori e 20 da una lista nazionale a cui potenzialmente qualsiasi aderente si può candidare. Lo stesso vale per i due portavoce. Lo Statuto viene implementato per il primo anno in forma sperimentale, per capire nella pratica se è funzionante e risponde alle nostre esigenze, e sarà poi sottoposto alla verifica degli aderenti e delle assemblee territoriali nell’Ottobre del 2019.

Certo, non possiamo negare le difficoltà di questa votazione, che avremmo voluto ben diversa. Il ritiro a pochissime ore dal voto dei proponenti dello Statuto 2, ritiro di cui abbiamo appreso dai social e da giornali che purtroppo mai si erano interessati a noi quando abbiamo messo in piedi iniziative sociali, ha creato un’enorme confusione. In tanti hanno creduto che non si votasse più, o che addirittura Potere al Popolo! si fosse sciolto. Il ritiro ha inoltre determinato che molte sedi che dovevano essere incaricate di facilitare la votazione informatica siano rimaste chiuse, lasciando molte persone, soprattutto le più anziane, in difficoltà.

Ciononostante, l’istituzione di una mail e di un centralino telefonico, è riuscita a risolvere in tempi reali praticamente tutti i problemi di carattere tecnico, mentre la convinzione di molti militanti, anche di quelli che hanno votato lo Statuto 2, ha permesso che la votazione avesse comunque luogo.

Sebbene anche nei giorni più intensi della votazione statutaria non abbiamo mai smesso di fare iniziative politiche e sociali (dalle tante piazze riempite sabato a Riace, a Roma, ad Ancona, a Parma etc, all’apertura di case del popolo, come a Olbia, e ambulatori popolari, come a Barletta), è evidente che ora dobbiamo partire con campagne politiche a livello nazionale e con la mobilitazione dell’autunno. La situazione del paese è infatti a un livello di gravità tale che tutte le nostre energie devono essere finalizzate all’analisi, all’azione, al coinvolgimento di nuove persone. Alla difesa degli sfruttati.

Per discutere di questi punti, e per definire gli ulteriori passaggi organizzativi, diamo appuntamento a Roma per il weekend del 20 e 21 ottobre. Inizieremo sabato mattina con tavoli di lavoro al Centro Sociale Intifada e continueremo alle 14 con il corteo contro il governo Salvini-Di Maio e per un programma di nazionalizzazioni e di rilancio del servizio pubblico. Chiuderemo infine con la nostra assemblea nazionale al Teatro Italia domenica 21 dalle 10 alle 15.

Vi aspettiamo in tante e tanti.
Potere al Popolo!