Il 20 ottobre si va in piazza. Stop ai prenditori, nazionalizzare qui ed ora

Il 20 ottobre si va in piazza a Roma per dire basta con i prenditori privati che si sono arricchiti saccheggiando i beni e i servizi pubblici, le industrie strategiche, il welfare.

Manifestazione nazionale con partenza alle ore 14.00 da piazza della Repubblica e conclusione in piazza San Giovanni.

Qui di seguito l’appello di convocazione:

Il crollo del ponte Morandi a Genova, con il suo tragico bilancio di vite umane, ha mostrato a tutti quanto esaltare le privatizzazioni servisse a coprire un unico vero scopo: far realizzare immensi profitti a poche famiglie del capitalismo italiano, a scapito della sicurezza collettiva, delle nostre finanze,e dei posti di lavoro. Autostrade, ILVA, Alitalia, Telecom, solo per citare i casi più famosi: migliaia e migliaia di esuberi, aziende portate al fallimento.

Genova dimostra, più che simbolicamente, quanto lo slogan “privato è bello”, così in voga dai primi anni ‘90 in poi e declinato da tutti i governi che da allora si sono succeduti alla guida del nostro paese, sia stata una vera e propria truffa, perpetrata ai danni della collettività. Come lo sono del resto tutte le cosiddette grandi opere, dal ponte di Messina al TAV al TAP, solo per citarne alcune tra le più inutili e dannose, agognate dai padroni del cemento e sollecitate dall’Unione Europea che ha fatto delle privatizzazioni uno dei suoi mantra più importanti.

Il vergognoso abbandono che avvolge i paesi del terremoto, lo stallo nelle grandi vertenze ILVA e Alitalia, il degrado della rete autostradale, la devastazione dei servizi pubblici e dei territori, impongono ormai scelte immediate e decisive.

La strada delle nazionalizzazioni, che porti con sé anche una nuova e diversa concezione del modello di sviluppo, che preveda partecipazione delle comunità e controllo popolare, salvaguardia del territorio, del bene comune, del lavoro NON ammette più ritardi, né tentennamenti da parte di questo governo. Governo di cui fa parte una forza come la Lega che in passato ha sottoscritto concessioni e, come tutti gli altri partiti, ha preso soldi da Autostrade, votando come gli altri il decreto Salva-Benetton e che oggi, non a caso, frena sulle ipotesi di ripublicizzazione del settore.

Occorre quindi mobilitarsi perché la richiesta di nazionalizzazione che è venuta dal basso e che è stata populisticamente evocata dal Governo, sia effettivamente esaudita, per rimettere in campo, qui ed ora, il rilancio del lavoro pubblico come rilancio dei servizi sociali a partire da sanità, istruzione, abitazioni, del carattere pubblico dell’acqua, per sottrarli agli appetiti dei privati e degli speculatori, con un piano di finanziamento, assunzioni e di reinternalizzazioni che porti al superamento del precariato.

Per questo rivolgiamo un appello a tutte le forze sociali, politiche, ai comitati dei territori, alle lavoratrici e ai lavoratori, alle/ai precarie/i, per costruire insieme entro settembre un’assemblea nazionale a Genova e una grande manifestazione il 20 Ottobre a Roma.

Per difendere il territorio, i servizi, la salute, il lavoro, per fare sentire la voce di chi in questi anni di crisi ha pagato tutto con aumento dello sfruttamento, delle tariffe, dell’inquinamento.

NAZIONALIZZARE QUI ED ORA!

Potere al Popolo, Unione Sindacale di Base, Clash City Workers, Piattaforma Eurostop, Noi Restiamo, ex Opg, Senso Comune, Partito Comunista Italiano, Rete dei Comunisti, Risorgimento Socialista, Patria e Costituzione, Democrazia Atea, Bastalternanza, Federazione del sociale Usb, Fgci,

ed inoltre: Paolo Maddalena, vicepresidente emerito della Corte Costituzionale, Pierpaolo Leonardi, Guido Lutrario, Giorgio Cremaschi, Viola Carofalo, Eleonora Forenza, Stefano Fassina, Luciano Vasapollo, Ernesto Screpanti, Carlo Cellamare, Francesco Rizzo, Francesco Staccioli, Sergio Cararo, Franco Bartolomei, Franco Russo e moltissimi altri attivisti sociali, sindacali. Elenco completo