di Sergio Cararo
Si tratta di quasi 80 miliardi in soli cinque anni. E’ questa la cifra che lo Stato, durante i governi Renzi-Gentiloni, ha consegnato alle imprese private tra il 2014 e il 2019 (già in bilancio).
Lo rivela un dettagliato servizio de Il Fatto Quotidiano ma, a spanne, c’erano arrivati tutti quelli che si sono sempre sentiti rispondere che “i soldi non ci sono”, “dove trovereste i soldi?” quando si parla di sanità, pensioni, istruzione, reddito sociale minimo.
Gli scontri contributivi alle imprese compresi nel Jobs Act tra il 2014 e il 2017 sono stati di 27,7 miliardi di euro (e poi non ci sono i soldi per pensioni dignitose e nei tempi dovuti). Una seconda tornata si gravi contributivi insieme agli incentivi per il Meridione e Garanzia Giovani è costata 7,8 miliardi.
Uno studio della Uil (che denuncia i dati ma niente fa per modificare la situazione) afferma che tra sgravi e incentivi, tra il 2016 e il 2017, ai padroni sono entrati, o meglio non sono usciti dalle tasche, circa 40 miliardi di euro, che salgono a 50 se si considera anche il 2015. Se poi si considerano gli effetti fino al 2019 la cifra sale quasi a 80 miliardi di euro (vedi gli incentivi per l’industria 4.0).