NAPOLI; giù le mani dal Trasporto Pubblico, unifichiamo le mobilitazioni per costruire un’unica Vertenza contro Regione, Governo Nazionale ed Unione Europea.

Da alcune settimane a Napoli è in corso una significativa vertenza sindacale (quella dell’Azienda Napoletana Mobilità) la quale per le questioni che afferisce travalica il campo del “semplice contenzioso sindacale” e squaderna problemi e temi che sono al centro della nostra agenda politica in città ed in tutto il paese.

Attorno alla lotta dei lavoratori ANM di Napoli si addensano i contenuti politici e programmatici dell’opposizione a qualsiasi privatizzazione del Trasporto Pubblico Locale, della distruzione di ciò che residua del sistema del Welfare e la critica pratica ai dispositivi del governo dell’austerity basati sui famigerati “Tetti di Spesa” e dei “Pareggi di Bilancio”.
In questo contesto ci preoccupano gli atteggiamenti di ambiguità e di palese arretramento politico manifestati dall’Amministrazione Cittadina di Luigi De Magistris la quale – non solo in merito alla vicenda ANM – segna un preoccupante scarto tra quanto affermato nel proprio programma elettorale e la concreta e quotidiana azione amministrativa.

Siamo tra coloro che hanno sempre denunciato l’offensiva dei poteri forti, dell’Unione Europea, del Governo centrale e della Regione Campania contro la città di Napoli ed abbiamo sostenuto ogni iniziativa che si collocasse nel solco della rottura di questa operazione di strangolamento politico, finanziario ed economico. Registriamo, però, da parte del Sindaco di Napoli e della sua Amministrazione un atteggiamento subalterno a questo attacco e di progressiva blindatura verso le rivendicazioni del sindacalismo conflittuale, dei movimenti di lotta e delle associazioni indipendenti della città.

Quanto accaduto, poi, all’ANM con l’esclusione dal “tavolo sindacale” dell’Unione Sindacale di Base – rea di non aver sottoscritto il “Protocollo di Accordo” – è il sintomo di una concezione delle relazioni sindacali fondata sul consociativismo e non sull’autonomia delle parti sociali.

La Piattaforma Sociale Eurostop è solidale ed al fianco di questa mobilitazione e stigmatizza ogni forma di autoritarismo dovesse manifestarsi nei confronti delle organizzazioni del sindacalismo conflittuale.
La Piattaforma Sociale Eurostop organizzerà, per le prossime settimane, un Incontro/Pubblico di discussione sui temi in questione, aperto a tutte le forze politiche, sindacali e ai movimenti di lotta con l’obiettivo di rafforzare e qualificare ulteriormente la battaglia contro le privatizzazioni, contro lo smantellamento delle Società Partecipate e per rilanciare la lotta e l’organizzazione dei settori popolari contro i diktat della Regione, del Governo e dell’Unione Europea.

Piattaforma Sociale EUROSTOP